Sviluppo storico

Studio topografico Versè

Topografia: Topos terra in greco e graphein scrivere, ovvero grafia, disegno della terra. Questo è l’etimo del nome.
Ma oltre all’etimo di nobili origini vi è un difficile e lungo cammino nella storia della topografia: la storia dell’uomo. Da sempre è stato difficoltoso per l’uomo rappresentare la Terra su cui vive. Si sono dovute raccogliere informazioni su distanze e direzioni e ci sono voluti almeno quattromila anni: si è dovuto scegliere, di comune accordo, un sistema di orientamento e per questo sono stati sufficienti trentacinque secoli.

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Poi si è immaginato un sistema per distribuire terre, isole e continenti sulla terra che si veniva delineando, e quindi è stato necessario trovare la forma e le dimensioni del pianeta: questo compito non è ancora finito.

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Si è poi dovuto studiare come rappresentare una superficie curva e irregolare come quella della terra su qualcosa di comodo e pratico, come un foglio di carta, che possa essere messo in tasca o spedito. E soprattutto inventare metodi e strumenti di misura per angoli, lunghezze e tempi e anche in questo campo non abbiamo ancora finito.


La cartografia è quindi un arte, una scienza vecchia che si articola intorno ad alcuni eventi – una scoperta geografica, l’idea di un metodo, l’introduzione di uno strumento – ognuno dei quali ha rappresentato una svolta nella conoscenza del pianeta. E così per avere un’idea di cosa sia la topografia, di quale sia stato il suo travaglio, più che tentare di tracciarne una storia o di vederne le espressioni attuali, può essere più utile considerare i problemi principali che si sono dovuti risolvere. Non si avrà quindi una visione globale dello sviluppo storico ma si comprenderà quante e quali fatiche siano dietro ogni carta topografica.